sabato 30 novembre 2019

Pane semi-integrale

La solita collega (o Cristina ma quanto rompi??? :-)) ha qualche problema con la digestione delle farine bianche, quindi l'altro pane è stato sì approvato, ammirato e rimirato ma.... lo voleva provare con la farina integrale (o semi-integrale), e non ha la pentola di ghisa e "o mamma quanto costano le pentole di ghisa!!"... Vabbè a me una me l'hanno regalata e l'altra l'ho trovata a un prezzo stracciato, non posso dire niente, ha tutte le ragioni del mondo! Costano troppo!!! C'è un produttore di pentole di ghisa che mi legge???? Perdìo vendetele a meno così gliene compriamo una e la fa finita!!!! Poi farò tutto nelle pentole di ghisa per ammortizzarne il costo e dire all'universo-mondo quanto sono fighe!
[Tantononmileggetuttofiatosprecato]

Vabbè, ho detto la mia.... Procedo quindi con un pane senza pasta madre, senza pentola di ghisa, senza usare solo farine bianche, senza procedimenti complicati... "e un pane senza pane, no???"
[Citazione libera da una aiuto-cuoco con cui lavoravo, io in sala, lei in cucina, portavo ordini con "uno yogurt greco normale, due senza pinoli, uno senza miele, uno senza pinoli né miele" e lei prontamente rispose (ormai l'avete capita) "e uno yogurt senza yogurt, no?", la cito e ci rido ancora più di venti anni dopo!]

Pagnotte semi-integrali



Ingredienti
400 gr di farina di grano tenero
200 gr di farina di grano integrale
350 gr di acqua tiepida
1 bustina di lievito di pasta madre essiccata
15 gr di sale
un cucchiaino scarso di zucchero


Mescolate il lievito con l'acqua e lo zucchero e lasciatelo gonfiare 15-20 minuti.



Poi aggiungete le farine e, sopra, il sale.
Impastate, lasciate lievitare per un'ora e mezzo.
Sgonfiate l'impasto, dividetelo in due, mettete le due pagnotte ben distanziate su una teglia rivestita con carta da forno, fate qualche taglietto a casaccio e lasciatelo riposare mentre scaldate il forno a 230 gradi.

Quando il forno sarà a temperatura infornate e fate cuocere per 25-30 minuti.
Quindi estraetelo dal forno e mettetelo a raffreddare su una griglia.



Postilla 1: le farine integrali risentono, molto più delle altre, dell'umidità dell'aria e, anche, se sono macinate da più o meno tempo saranno più o meno umide, quindi la quantità di acqua (o di farina) può subire variazioni (non enormi + o - 20 gr!!)... quando l'impasto è morbido ed elastico e non si appiccica più alle mani è il momento di non aggiungere più niente, più si prova a fare il pane e più facile sarà capire quando fermarsi.

Postilla 2: i miei impasti sono sempre MOLTO idratati e i tempi di lievitazione lunghi, a me il pane piace così, alla fine risulta meno secco e più amalgamato, per dirla in altre parole al taglio non si sbriciola in mille pezzi, la fetta è una fetta.

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