martedì 21 aprile 2009

Minestra di rape e carote




Per chi non avesse ancora avuto il piacere di incontrare le rape in vita sua: non sono altro che una radice ingrossata, di colore verde chiaro o violaceo (a seconda della specie), che fanno parte della stessa famiglia delle più famose "cime di rapa" che tutti conosciamo bene! Solo che la radice delle cime di rapa non si ingrossa e rimane fittonante, come una carota. 
In questo periodo nei campi fanno la loro comparsa i fiori delle rape, quei simpatici fiori gialli, che si riconoscono facilmente in quanto facenti parte della famiglia delle crucifere (quindi 4 petali disposti a croce!) e perché si vedono proprio campi coltivati con tutti questi accattivanti fiorellini, che normalmente consumiamo ancora chiusi, quando assomigliano ancora un pochino ai broccoli (d'altronde la botanica non è uno scherzo: la famiglia è la stessa, anche in questo caso si tratta di una crucifera! anzi, come diceva il mio professore: "CRUCIFERAE" scandendo bene ogni lettera!!)

Minestra di rape e carote

500 gr di carote
700 gr di rape
2-3 patate medie (ca. 250 gr)
2 ctè di dado vegetale
1 litro e 1/2 di acqua calda
1 cipolla bianca grande
1 ctè di zenzero
olio

Affettare le cipolle e farle appassire sul fondo della pentola a pressione con un cucchiaio di olio, quindi aggiungere le rape e le carote sbucciate e tagliate a fettine (io ho usato il rullo per affettare della planetaria.. che soddisfazione, in 3 minuti tutte le verdure erano tagliate!!), salare e far insaporire per 5-10 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo far scaldare l'acqua in un bollitore o un pentolino a parte.
Aggiungere quindi le patate, il dado vegetale, l'acqua e lo zenzero, chiudere la pentola a pressione, alzare il fuoco e far andare sotto pressione, quando la pentola fischierà abbassare il fuoco al minimo e far cuocere per 20 minuti circa.
Trascorso questo tempo spegnere il fuoco e lasciar riposare, fino a che non sarà più in pressione, quindi aprire la pentola e frullare tutto con il frullatore a immersione.
Come tutte le minestre di verdure anche questa si esprime al meglio se lasciata riposare un pochino.

Può essere servita  così com'è, "nature", oppure con dei crostini o con delle fettine di mela tagliate sottilissime, quasi trasparenti, nel qual caso suggerirei di aggiungere un ulteriore cucchiaino di zenzero in cottura.

evelyne

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