mercoledì 20 novembre 2019

Il pane senza pasta madre: Pagnotta in pentola

Ancora una volta su richiesta (ma di questa avevo già accennato), per chi non usa la pasta madre, che ormai non uso più neanche io perché con due figli e un viaggio di tre mesi dall'altra parte del mondo (o come dice una mia amica "hai passato il grande Oceano") in cui non potevo certo portarmi dietro la pasta madre da rinnovare (ma questa ormai è preistoria) l'ho uccisa e mai più ricreata.
Sensi di colpa? Nessuno.
Voglia di ripartire da zero e legarmi di nuovo ai rinnovi e gli avanzi da gestire? Nessuna.
Certo, mi dispiace, quella era un po' una figlia, creata dal niente, ma in commercio ormai esistono le paste madri essiccate, ovvio, tocca andare al supermercato e non si è indipendenti, ma con questo ormai ci ho fatto i conti da tempo... e non sono indipendente per così tante cose!!
Per esempio: per murare la canna fumaria di cucina che non uso e da cui entra acqua dovrò chiamare un muratore, per sistemare i muretti a secco in giardino ho bisogno di qualcuno che lo sappia fare (da cui magari imparare) e così via.... Non posso fare tutto, non so fare tutto! L'umiltà a volte è una risorsa. Saper chiedere aiuto, ho imparato con difficoltà a farlo, è una risorsa.
Ah, ho anche imparato a fare la donna :-) e questa tra tutte è forse una delle cose più utili: avendo avuto a che fare con muratori, idraulici, elettricisti, mi sono ritrovata spesso a voler dare una mano con i pesi da spostare, un tempo sarei stata fiera di me nel farlo e battagliera per non farmi scansare in quanto "femmina", ora mi faccio da parte appena mi dicono "no, lascia fare che NON CE LA PUOI FARE", bene, fate voi, io, sesso debole, vi guardo e ghigno.... :-)
A 50 anni capita ancora di capire cose che altri hanno capito alle elementari.

Ho imparato ad accettare i miei limiti, guardare con benevolenza alle mie risorse personali, accettare le sconfitte senza farmene sopraffare, trovare la forza per andare per la mia strada.
Questa ultima cosa sta rivoluzionando la mia vita.
Forse dire che la sta "sconvolgendo" sarebbe più corretto, ma c'è un'accezione negativa nello sconvolgimento che non mi rappresenta, credo che lo sconvolgimento che ho creato porterà SOLO cose positive.
Basta aspettare.
Resistere e non farsi travolgere.

Anche se a volte è dura. A volte ho bisogno che mi sostengano le amiche, che qualcuno mi offra un fazzoletto per asciugare i lacrimoni (perché i miei finiscono sempre in tasca ai figli).
Ma la direzione è quella giusta.
Un po' di sano rispetto per sé stessi non può che essere giusto.
L'importante è che il 13 gennaio arrivi presto.

Divago??? Sì, è mia abitudine. 
Vabbè, su, torniamo al pane.

Ricetta facile e relativamente veloce, l'unica difficoltà è: avere una pentola di ghisa che può andare in forno e la gestione di una pentola che è, a dir poco, ustionante, ma ne vale la pena perché avrete un buon pane con la crosta croccante!

Pagnotta in pentola per Cristina




Ingredienti
400 gr di farina di grano tenero
100 gr di farina di grano duro
350 gr di acqua tiepida
1 bustina di lievito di pasta madre essiccata
15 gr di sale
mezzo cucchiaino scarso di miele


Mescolate il lievito con l'acqua e il miele e lasciatelo gonfiare 15-20 minuti.

Poi aggiungete la farina e, sopra, il sale.
Impastate, lasciate lievitare per un'ora e mezzo.
Sgonfiate l'impasto, ripiegatelo su sé stesso, spolveratelo di farina e lasciatelo riposare ancora 20 minuti.
Nel frattempo accendete il forno e portatelo a 230 gradi con la pentola di ghisa dentro.
Quando sarà a temperatura tirate fuori la pentola, fateci scivolare velocemente l'impasto dentro, mettete il coperchio e infornate per 25-30 minuti.
Quindi abbassate la temperatura a 180 gradi, tirate fuori la pagnotta dalla pentola e fatela finire di cuocere sulla griglia del forno.
Quando sarà bello dorato estraetelo dal forno e mettetelo a raffreddare su una griglia.

Si conserva benissimo in un canovaccio fino a 5 giorni.

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