giovedì 18 dicembre 2008

Pane senza impasto, no knead bread, detto anche Giu-bread


Questo è il famoso No-Knead Bread, un pane di una semplicità incredibile e dal risultato infallibile!
Io e i frequentatori del cavoletto lo chiamiamo Giu-Bread perché è stato Giu a farcelo conoscere, si, questo Giu qui, di cui vi mostro una fotografia in uno dei suoi momenti migliori:
(Giu: se clicchi qui avrai altre sorprese!... questo è il nostro modo per dirti GRAZIE!)



Giu-Bread - la ricetta


500 gr di farina bianca di farro (o metà semi-integrale e metà bianca)
400 ml di acqua tiepida (21° ca.)

2 ctè colmi di sale
8 grammi di lievito di birra
1 ctè di malto d'orzo



Sciogliere il lievito di birra in una parte di acqua con il malto di orzo e lasciarlo gonfiare.
Mescolare le farine e il sale, poi aggiungere l'acqua e il lievito. I puristi impastano veramente poco, direi quasi nulla, mescolano solo il tutto solo con un cucchiaio, altri (io et al.) danno un paio di giri giusto per amalgamare di più l'insieme.
Coprire quindi tutto con un coperchio e lasciar riposare per 24 ore (nel forno spento e freddo o in un luogo dove non risenta di correnti d'aria fredda).

Rovesciare quindi l'impasto sulla spianatoia infarinata, ri
compattarlo un po', piegarlo un paio di volte e metterlo in un canovaccio cosparso di farina di mais (o di semini o di cos'altro vi suggerisce la fantasia...).

Lasciar riposare altre 3 ore e poi cuocerlo!

La tecnica di cottura è quella che ho indicato per la ricetta base del pane di farro, ovvero: mettere la pentola di ghisa in forno con il suo coperchio, accendere il forno e portarlo a 230°, quindi estrarre la pentola e farci scivolare dentro l'impasto (attenzione è caldissima!!), richiudere immediatamente il coperchio e rimettere tutto in forno per 25 minuti, passato questo tempo mettere il pane direttamente sulla griglia per 5 minuti (serve a fargli perdere un pochino di umidità).

A questo proposito c'è chi indica dei tempi di cottura più lunghi, io se lo lascio di più lo ritrovo sbruciacchiato.. e non mi piace... ma voi siete liberi/e di sperimentare!! da forno a forno le cose cambiano!

Se volete visualizzare il processo guardate qui, è forse uno dei video più esplicativi e, a parte le cavolate, ha un bellissimo cane... :-))

Approfitto dell'occasione per ringraziare Valerio Lo Bello che ha disegnato l'immagine qui pubblicata per il gruppo KA... GRAZIE!

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