sabato 16 novembre 2019

Schiacciata dolce con l'uvetta

Capiterà a tutti di avere un'amica, una collega o una conoscente che chiede, senza preavviso alcuno, cogliendoti impreparata mentre pensi a che film guarderai quando finalmente staccherai, o al gatto che ti aspetta tutto solo chiuso in casa, o ai figli che ultimamente non ne vogliono sapere della scuola, o, peggio ancora, mentre sei concentrata sul lavoro che dovresti fare ma non ne vuol sapere di andare avanti (magari da sé???), "ho un sacco di..... e non so che farci, idee???" PANICO...no, non ne ho idea, fosse per me lo butterei via perché mi fa schifo, oppure a parte le solite cose scontate e per cui ne usi una milionesima parte e a cui ha già sicuramente pensato e scartato.... Boh?!?!
Succede tutto così all'improvviso che molli qualsiasi cosa tu stessi facendo (o non facendo, ma che avresti dovuto fare) e dici "ma sì, due minuti faccio un giro in internet e qualcosa trovo di sicuro"... un'ora dopo trionfante (ma schiacciata dai sensi di colpa) hai finalmente trovato qualcosa che ti stuzzica, ma ovviamente va modificata, così com'è qualcosa non ti piace e le altre che hai visto sono troppo cariche di ingredienti inutili messi lì a caso.... Insomma, la vuoi fare a modo TUO.

È così che nasce una versione della schiacciata con l'uvetta (o ultimamente anche di un pane senza pasta madre per la collega che lavora davanti a me), questa ricetta è per Chiara, che aveva un sacco di uvetta ma poi non ne abbiamo usato neanche un grammo (della sua), con cui ieri ho passato un bellissimo pomeriggio a cucinare a casa sua in rilassante e divertente compagnia, grazie anche a Federico (suo figlio), noto anche come Yoda, che mi ha uccisa ben quattro volte con la sua spada laser, mi ha inseguita intorno al tavolo di cucina con la sua navicella spaziale e ha assaggiato tutti gli ingredienti (separatamente e insieme) dei fantastici biscotti che abbiamo preparato insieme! Un grazie sincero per la giornata spensierata, ogni tanto staccare fa proprio bene.

Mi mancava tanto cucinare insieme a qualcuno, era una cosa che facevo con la mia mamma quando pubblicavo con regolarità su questo blog, avevamo un giorno della settimana dedicato alla cucina, veniva da me e ci divertivamo un sacco a provare cose nuove o a rifare ricette dimenticate, o quasi. Dolci ricordi.

La schiacciata dolce con l'uvetta di Chiara



Ingredienti
500 gr di farina
1 bustina di lievito di pasta madre essiccata (in mancanza va bene anche il lievito di birra fresco, non più di 10 gr)
150 gr di uvetta
50 gr di zucchero semolato più quello per spolverare la focaccia
120 gr di burro
250 ml di latte a temperatura ambiente
1 cucchiaino di sale
la scorza di un limone
un bicchiere di Zibibbo (o cognac, marsala...) per ammollare l'uvetta (il resto della bottiglia lo potete bere con la schiacciata! :-))

Fate ammollare l'uvetta nello Zibibbo.
Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Nel frattempo sciogliete il lievito nel latte con un cucchiaio di zucchero e lasciatelo gonfiare 15-20 minuti.
Fate scolare l'uvetta e lasciatela a sgocciolare a parte.
Quindi aggiungete la farina, lo zucchero, la scorza del limone, il sale e 80 gr di burro (che se non si è ammorbidito a sufficienza nel frattempo basterà tagliare a pezzetti molto piccoli), impastate bene e, quando avrete ottenuto un panetto morbido ed elastico aggiungete l'uvetta ben sgocciolata, incorporatela all'impasto, quindi spolveratelo di farina e mettetelo a riposare per un'ora in un luogo caldo.
(Prendete il tè con le amiche, giocate con i figli, oppure finite di leggere quel bel libro che non avete ancora trovato il tempo di finire)
Dopo un'ora di cazzeggio riprendete l'impasto, stendetelo su una teglia, spennellatelo con i restanti 40 gr di burro che avrete sciolto, spolveratelo con abbondante zucchero e mettetelo a riposare ancora 45 minuti circa (altro tempo libero per leggere, giocare, chiacchierare!).
Quindi scaldate il forno a 180 gradi e fate cuocere la focaccia per circa 30 minuti, quando sarà bella dorata tiratela fuori dal forno e fatela raffreddare su una griglia.

È arrivato il momento di godersela! (Perché?? Fino ad ora vi eravate annoiate?? :-))




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