venerdì 31 luglio 2009

Insalata di arame


Ancora alghe, ancora dal corso di cucina naturale con Cristina Fusi.
Non starò qui a ripetere l'utilità delle alghe nella dieta, aggiungo solo che queste in particolare accellerano il metabolismo e sono molto indicate per gli ipotiroidei!
Anche loro fanno parte della saga (mia personale) del "faranno bene ma te le mangi tu", poi ci sono cascata e me le sono comprate e mangiate già un paio di volte... sarà che mi fanno bene??? sarà che ci ho preso gusto a mangiare cose con cui inizialmente ho un incontro difficile??
Basta, non guarderò più niente dicendo che MAI entrerà nella mia dieta... da ora in poi mente aperta (fatta eccezione per i ragni, le formiche, le cavallette, i serpenti, i gatti, i cani, i conigli... insomma il regno animale lasciamolo stare! fa un discorso a sé!).
Riporto la ricetta così come da corso, aggiungo solo che io mi faccio la stessa insalata ma con meno alghe (ca. 4/5 gr) e ho provato ad usare, anziché l'aglio e il cipollotto, l'erba cipollina e l'erba aglina... oppure a fare una semplice insalata di pomodori condita con olio e gomasio a cui ho aggiunto direttamente le alghe.... entrambe ottime varianti!!

20 gr di arame
4 pomodori
1 cetriolo
1 spicchio di aglio
1 cipollotto
lattuga per "decorare"
basilico
sale, olio, acidulato di riso

Bagnare bene le alghe in un ciotolino con l'acqua, poi scolarla e lasciare un fondo appena, ogni tanto rimescolarle in modo da ribagnarle un po' fino a che non saranno ammorbidite.
Nel frattempo tagliare i pomodori e il cetriolo a cubetti, tritare il basilico, il cipollotto e l'aglio e mescolare tutto insieme, salare, mettere un filo di olio e un filo di acidulato di riso, mescolare ancora e lasciare insaporire un pochino.
Mescolare insieme l'insalata di pomodori e cetriolo con le alghe.
Mettere le foglie di lattuga in un piatto da insalata, in modo da rivestirlo tutto internamente (o come meglio preferite!), quindi versarvi l'insalata di alghe dentro e servire!

mercoledì 29 luglio 2009

Hummus di ceci


Ecco un'altra ricetta del corso di cucina naturale che stiamo seguendo.

Per quanto gli ingredienti possano sembrare strambi io consiglio caldamente di provare, cose che mai avrei detto prima conferiscono invece il profumo giusto, la giusta digeribilità.... sono quasi senza parole (il primo giorno di corso pensavo "si-si, ok, farà anche bene... ma l'umeboshi te lo mangi te!", ieri l'ho comprato.... come dire... è bello a volte rimettersi in discussione!! ;-)).
Tanto per dare qualche informazione: l'alga kombu serve a rendere più digeribili i legumi, se ne utilizza un cm a porzione, si mette nell'acqua di cottura e a fine cottura si toglie (c'è chi la mangia ma per me è troppo viscida e poi, comunque, tutte le sue proprietà le ha "cedute" all'acqua di cottura e, di conseguenza, ai legumi!), come tutte le alghe anche la kombu è ricca di sali minerali e aiuta l'organismo a depurarsi, sopratutto dai metalli, l'umeboshi invece è un "aceto" ottenuto dalla fermentazione di prugne giapponesi (= ume) salate (= boshi), è il più classico dei condimenti della cucina giapponese, ha un gusto acido e salato, è ricco di fermenti e enzimi alcalinizzanti, è ottimo d'estate perché rimineralizzante, a me non fa impazzire, preferisco l'agro di riso, ma io non amo gli aceti in generale (a parte quello balsamico), questo però mi ha favorevolmente stupito, perché benché io non ne ami il sapore, nei piatti preparati trovo che conferisca sempre un profumo particolarmente piacevole.
Entrambi si comprano nei negozi bio e/o nelle erboristerie che hanno anche un reparto di alimentazione macrobiotica.
Altre informazioni più approfondite si trovano per l'umeboshi qui e qui, per la kombu qui.

Hummus di ceci

1 tazza di ceci (ammollati una notte)
10 cm di alga kombu
1 ctav di tahin (crema di sesamo)
1 ctav di succo di limone
2 ctav di olio extravergine di oliva
aceto di umeboshi q.b. (o salsa tamari)

Far cuocere i ceci nella pentola a pressione con l'alga kombu, quindi frullarli tenendo da parte l'acqua di cottura, che servirà per ammorbidire il composto. Volendo si possono fare due passaggi, uno con il passaverdure e uno con il frullatore, in modo da eliminare più bucce possibili.
Aggiungere una parte dell'acqua di cottura, l'olio, il limone, il tahin e pochissimo aceto di umeboshi (è preferibile metterne troppo poco e aggiungerne piuttosto che ritrovarsi un hummus acido), mescolare bene e impiattare.

Al corso lo abbiamo mangiato con delle carote crude, ma si può mangiare su focacce, piadine, crackers.... insomma come più vi ispira!
Si conserva bene in frigo, ma attenzione a non lasciarlo troppo a lungo, come tutte le cose fatte in casa non contiene conservanti (e meno male!) per cui tende ad ammuffire più rapidamente!

♫♪ viiiiva la papppapapppa col po-po-po-po-pomodoro.. ♫♪




viiiiiva la papppapapppa che capo-po-po-po-polavoro! viva la paaa-parap-pappa col po-po-pomodor! ♪♫♪♫♫
no, non sono impazzita... lo ero già prima! :-P


Qualche giorno fa sbirciavo tra i miei libri per trovare una qualche minestra estiva da fare.... e, senza sapere di averlo, mi sono ritrovata tra le mani un libretto di Annalisa Barbagli, pubblicato dal Gambero Rosso.... ovvero, il libretto sapevo di averlo ma non sapevo fosse suo... o forse l'ho semplicemente comprato in un momento in cui non sapevo chi fosse... e questo è molto più probabile!
Comunque sia, non lo avevo mai "utilizzato" prima e non avevo mai fatto in vita mia la pappa col pomodoro (tralallalallalà!)... ma quant'è buona!?!? e mica me la posso tener per me tutta questa bontà, bisogna che la condivida un po' anche con quei 4 o 5 che ancora sono davanti a un pc (oltre a me) anziché essere al mare o a godersi il fresco tra i monti... 

La pappa col pomodoro

200 gr di pane di farro secco
500 gr di pomodori ben maturi
2-3 cipollotti (o 1 cipolla o 1 porro)
2 spicchi di aglio
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1/2 cté di dado vegetale e 250-300 ml di acqua
basilico
sale e pepe

Se i pomodori sono ben maturi non ci sarà bisogno di tuffarli nell'acqua bollente per poterli spellare, altrimenti sarà necessario fare prima questa operazione.
Spellare quindi i pomodori, togliere i semi e spezzettarli. Scaldare un pochino l'olio in una padella con l'aglio e i cipollotti tritati.
Quando avranno preso un pochino di colore aggiungere i pomodori, sale, pepe e una manciata di foglie di basilico tritato.
Lasciar cuocere per una decina di minuti, quindi unire il pane tagliato a pezzetti piccoli, il dado e un pochino di acqua (io ne ho messa 250-300 ml ca.), dipende da quanta acqua tirano fuori i pomodori e da come piace la pappa col pomodoro.
Dopo altri 4/5 minuti di cottura la pappa è pronta: lasciarla riposare per una mezz'oretta prima di servirla.

Può essere servita sia calda che tiepida o, addirittura, fredda... la nostra non ha fatto a tempo a raffreddarsi che già era in fase di digestione.... in ogni caso con un filo di olio a crudo.

martedì 28 luglio 2009

corso di cucina: 2° incontro



Ancora un resoconto iconografico, stavolta del secondo incontro di cucina naturale, anche stavolta una marea di informazioni ci ha travolte, sconvolte, scombussolate e aperto gli occhi su nuove cose e possibilità.
Abbiamo parlato ancora di alghe, di cottura delle verdure (p.e. perché preferire la cottura a vapore alla pentola a pressione, o, l'estate, la padella alla griglia), dell'energia conferita dagli alimenti, dell'energia che diamo agli alimenti con il taglio, la cottura... della posizione del ns corpo nel taglio/preparazione degli alimenti, di alcuni principi della macrobiotica (5 stagioni, 5 colori, 5 tagli, 5 consistenze, 5 verdure...), di dolci senza zucchero e le alternative possibili, degli addensanti e di tanto altro ancora (mai nessuno che mi aiuti a ricordare, eh?!?).

Abbiamo cucinato/guardato/imparato a cucinare:


l'insalata di cous cous, piatto estivo, il cous cous, con sorpresa di molti/e (per non dire tutti/e) è stato cotto al vapore, con un risultato sorprendente! componevano questo piatto: cous cous, sedano, carote, mais, peperone, olive, capperi, prezzemolo, olio, aceto di umeboshi





l'hummus, piatto di origine araba, preparato con ceci, alga kombu, tahin, limone, olio, aceto di umeboshi





insalata di arame (alga), preparata con pomodori, cetrioli, alga arame, aglio, cipollotto, lattuga, aceto di riso, basilico





mousse di pesca (e anche stavolta la foto non ha fatto a tempo ad essere scattata!), preparata, udite udite, con pesche, crema di mandorle, agar agar (altra alga usata come addensante), succo concentrato di mela...e anche stavolta con mio grande stupore era ottimo... credo proprio che dovrò cimentarmi nell'arte della preparazione dei dolci senza zucchero!!









e anche stavolta tutto ciò è frutto di una collaborazione a sei mani, tre piedi e 7 occhi!

lunedì 27 luglio 2009

Hummus di melanzane


Vagando da un blog all'altro, seguendo link e suggerimenti, mi sono imbattuta in questo Hummus di facilissima esecuzione per il quale avevo tutti gli ingredienti in casa (al contrario di altri) e che ha riscosso un discreto successo qui... per cui eccolo, la ricetta originale proviene dal blog la volpe e l'uva, io ho fatto solo una piccola variazione: ho cotto le melanzane in forno anziché al vapore, perché me ne piace molto di più la consistenza finale.



4 melanzane medie

4 spicchi di aglio

una manciata di pistacchi

olio extra vergine di oliva

peperoncino

sale


Tagliare a metà le melanzane, quindi incidere la polpa a quadrotti, senza tagliare la buccia, salarle e infornarle a 180 gradi, finché la buccia comincierà a raggrinzirsi (30-40 minuti).

Tagliare le melanzane a pezzettoni (se piace senza togliere la buccia che è ricca di elementi nutritivi) e metterla nel frullatore con l'aglio, i pistacchi, olio e peperoncino. Frullare fino ad ottenere un composto omogeneo e spalmabile. Aggiustare di sale se necessario.


mercoledì 22 luglio 2009

Penne sgombro & zucchine



per 2

4 zucchine
sgombro sott'olio
menta secca (a piacere)
1 spicchio di aglio
olio
180 gr di pasta di farro

Tagliare le zucchine a rondelle fini. Schiacciare l'aglio e metterlo in padella con un filo di olio, aggiungere poi le zucchine, sale, pepe e menta e lasciar cuocere mescolando ogni tanto, quando le zucchine saranno dorate togliere dal fuoco, togliere l'aglio e mettere da parte.
Nel frattempo far cuocere la pasta al dente.
Condire la pasta con le zucchine e lo sgombro tagliato a pezzetti, scolandolo dal suo olio.
Lasciar raffreddare e portare in tavola, ottimo se fatto raffreddare completamente prima di portarlo in tavola, quindi consiglio almeno un'oretta di frigo.

Tabouleh alla menta

Al corso l'abbiamo fatta con il boulgour, ma visto che il boulgour richiede una cottura, mentre quella del cous cous non la chiamerei proprio così, l'ho rifatto così.. che mi fa meno caldo.





Taboulé alla menta

250 gr di cous cous di kamut
2 cipollotti freschi
2 limoni (o 4 ctav di agro di riso)
500 gr di pomodori
1 cetriolo
3 ctav di prezzemolo tritato
2 ctav di menta fresca tritata
olio
sale

Come da ricetta base mettere il cous cous in un pentolino, versarci sopra l'olio, far assorbire mescolando bene e, solo dopo, aggiungere 250 ml di acqua fatta scaldare con 1 cucchiaino di sale (nel microonde il riscaldamento è veloce e indolore!), accendere il fuoco, mescolare bene in modo che tutta l'acqua venga assorbita, quindi lasciar cuocere 1 minuto ancora, spegnere la fiamma, coprire e lasciar riposare per 2 minuti. Il cous cous è pronto.
Mettere il cous cous in un'insalatiera, tagliare a pezzetti i pomodori, metterli nell'insalatiera, salarli e lasciarli scolare sopra al cous cous, senza mescolare.
Nel frattempo tagliare a pezzetti il cetriolo e i cipollotti, lavare e tritare le erbe aromatiche e spremere i limoni. Quindi mescolare bene cous cous e pomodori, poi aggiungere gli altri ingredienti, mescolare ancora e mettere in frigo a riposare per un'ora circa.
Tirare fuori dal frigo un pochino prima di portarlo in tavola, in modo da non consumarlo troppo freddo (pare che non dovremmo mangiare/bere niente di appena uscito dal frigo, perché causa una contrazione dei reni).

venerdì 17 luglio 2009

è iniziato il corso di cucina naturale!!!!



Il primo incontro, con Cristina Fusi, è stato bellissimo, pieno/pienissimo di informazioni e infatti c'è chi ha dichiarato la propria innocenza... chi ha pensato di trovarsi su un pianeta sconosciuto, con piante e ingredienti mai visti prima... chi ha pensato di essere capitato in un covo di rivoluzionari/e, ma credo che di sicuro ne siamo usciti/e tutti/e soddisfatti/e e arricchiti/e, perché qualcosa ci è sicuramente rimasto e abbiamo visto e mangiato cose molto buone e genuine.

Brevemente, poi ripubblicheremo le ricette complete con le loro foto, un riepilogo iconografico dell'incontro, possibile grazie ad un lavoro a tre (o sei??) mani (Luca-Gloria-Evelyne).

Abbiamo parlato di: alghe (arame, wakame, kombu, dulse e kelp), agro di riso, di mela e umeboshi, shoyu, l'autoproduzione del seitan, la cottura dei cereali, la cottura delle verdure in acqua e a vapore, i coltelli di ceramica, le tecniche di taglio/pulizia delle verdure... e sicuramente mi scordo tante cose ma chi c'era sarà sicuramente così pronto/a da ricordarmele!

Abbiamo cucinato/guardato/imparato a cucinare:


il tabouleh, piatto fresco e rimineralizzante, fatto con boulgour, pomodori, cetrioli, un cipollotto, tanta menta e prezzemolo fresco, succo di limone o agro di riso e sale






il seitan con le zucchine, piatto vegetariano per antonomasia, preaprato con seitan (ma dai??), zucchine, alloro, aglio, olio, shoyu, aceto di riso e alga arame.






la crema di carote, un'esplosione di sapore ricchissima di vitamine e adattissima per l'estate, preparata con carote, harissa, cumino, aglio, olio, umeboshi, zenzero e olive verdi




la charlotte di albicocche, dolce vegano, senza zucchero... e, malgrado le premesse (eh eh eh!) OTTIMO!!! (non lo avrei mai pensato... ma l'ho ripreso!) preparata con albicocche fresche e secche, agar agar, succo concentrato di mela, acqua, budino di soia e savoiardi (purtroppo non ne abbiamo una foto.. è stata mangiata troppo velocemente!).

presto le ricette nel dettaglio!







giovedì 16 luglio 2009

la pasta 'ndaganata di Paoletta

La ricetta originale è di Paoletta (Anice&Cannella) o meglio, del suo bisnonno (!)
Cosa voglia dire "'ndaganata" per me rimane ancora un mistero... se qualcuno ha suggerimenti ben venga!!



la pasta 'ndaganata
per 2 persone

180 gr di pasta corta di farro
salsa di pomodoro (preparata con aglio, basilico, olio e sale)
2 alici
mollica di pane secco grattugiata
finocchio 2/3 mazzi
pecorino grattugiato

Preparare la salsa di pomodoro e metterla da parte.
Nel frattempo mettere una pentola d'acqua sul fuoco, con il sale, appena arriva ad ebollizione, buttare il finocchio (se ne usano solo i gambi più piccoli e le foglioline) e farlo cuocere finché i gambi risulteranno teneri, una volta scolato tagliarlo a pezzetti.
Mettere sul fuoco una padella con un pochino di olio, farci sciogliere le alici, grattugiare il pane secco per ricavarne la "muddica" (anche qui per me è un mistero....) e tostarla in padella.
Cuocere la pasta nella stessa acqua in cui è stato cotto il finocchietto, così avrà più sapore, e scolarla al dente.
In una teglia di medie dimensioni mettere gli ingredienti su più strati: spolverare il fondo con la mollica tostata, quindi mettere la salsa, il finocchietto e, per ultimo, uno strato di pasta, quindi ricominciare fino a terminare la pasta, l'ultimo strato sarà con pasta, salsa, finocchietto, parmigiano e ancora muddica abbondante!
Passare in forno velocemente, quindi lasciar raffreddare e gustare questo piatto fenomenale!
(non so a voi ma a me questa usanza tutta meridionale di mettere la mollica nei sughi mi intriga tantissimo!)

Quiche di zucchine

per la pâte à quiche (variazione a quella di Christophe Felder)
200 gr di farina di farro 5 gr di sale 35 gr di burro di capra + 45 gr di olio (oppure 90 gr di burro) 1 uovo 15 gr di acqua Mescolare insieme il sale, la farina, l'olio e il burro, fino a far assorbire alla farina tutti i grassi. Aggiungere l'uovo e l'acqua ed impastare fino ad ottenere una pasta omogenea ed elastica. Avvolgerla nella pellicola e far riposare 2 ore in frigo (o mezz'ora in freezer). per il ripieno 3 zucchine medie 2 spicchi di aglio 40 gr di mandorle 50 gr di formaggio di capra stagionato 40 gr di roquefort 2 uova 20 gr di latte di capra olio, peperoncino, sale Tagliare le zucchine a fettine fini, quindi farle saltare in padella con un filo d'olio e due spicchi d'aglio tagliati a pezzettoni (in modo da poterli togliere a fine cottura). Dopo 15 minuti aggiungere le mandorle tagliate a listarelle, far cuocere ancora 5-10 minuti, fino a che le zucchine cominceranno a dorarsi. Togliere l'aglio e lasciar raffreddare un pochino. Stendere la pâte à quiche, foderarci la teglia, bucherellare il fondo con una forchetta, rimettere in frigo a raffreddare. Nel frattempo mescolare le uova con un pizzico di sale, quindi aggiungere il formaggio di capra grattugiato, il roquefort tagliato a pezzettini, il latte e una grattugiata di peperoncino, mescolare bene, cercando di sciogliere completamente il roquefort. Riprendere la teglia rivestita con la pâte à quiche, riempirla con le zucchine e, dopo, il composto di uova e formaggi. Infornare a 180° per 20 minuti circa. p.s. le mandorle non sono assolutamente fondamentali, ma danno quel che in più che non dispiace....