venerdì 22 maggio 2009

Il lievito madre

Lo spettacolo sta iniziando


Lievito madre al top della lievitazione
(la leggera condensa è aumento di fascino)

Questo lievito (o pasta acida) me lo ha dato Elena Talotta che nella mail mi diceva all'incirca "oggi lo rinfresco e domani te lo porto". Sapevo a mala pena di cosa parlava. Non che ora ne sappia tanto di più, ma questo blob che mi cresce nel frigo mi sta conquistando.

Intanto però, posso dire che l'idea o l'iimportanza del lievito madre è questa: possedere l'anima del pane, essendo una cosa viva si duplica o triplica per darvi la possibilità di creare meraviglie. Non scherzo. Il cosiddetto "rinfresco" serve a mantenerla viva se non viene utilizzata a lungo o a consentirci di mantenerne una scorta sufficiente dopo che se ne sia utilizzata una parte.

Il rinfresco del lievito madre

200 gr di lievito madre

100 gr di acqua tiepida e possibilmente non calcarea

200 gr di farina O biologica perché contiene più principi attivi


Sciogliere la pasta madre in una ciotola con l'acqua tiepida. Quando vi si sarà ammorbidita, aggiungere la farina e impastare brevemente ma abbastanza da avere una pagnottella abbastanza elastica e non appiccicosa. Scegliere un bel contenitore (io l'ho tenuta per un po' nella plastica, ma mi sembrava che fosse un reperto di laboratorio, così ho cambiato per il vetro) metterla dentro e ciudere. A questo punto a seconda del periodo dell'anno, dell'umidità, della temperatura in casa, il lievito si comporterà in maniera speciale. Vi sembrerà scemo, ma secondo me, questa entità la dovete spiare per capire come ragiona. Diciamo che dopo un po' inizia la lievitazione che procede in maniera piuttosto variabile fino al massimo in cui può anche triplicare di volume (come nella foto 2) e riempirsi di buchi. Quando comincia a "smontarsi" è il momento in cui andrebbe rinfrescata. Per imparare l'abc sula pasta madre mi sono attenuta alle prescrizioni del blog Il pasto nudo, che è molto accurato sull'argomento. Per le indicazioni circa la conservazione e l'uso della pasta madre riporto qui quello che io semplicemente ripeterei:

"Volete usarla dopo uno o due giorni: lasciatela a temperatura ambiente due ore;- volete usarla dopo tre o quattro giorni: lasciatela crescere solo un’oretta;- volete usarla dopo una settimana: aspettate solo mezz’ora prima di metterla in frigo.- volete usarla dopo dieci-dodici giorni: mettetela subito al fresco.
Se invece dovete partire, o non potete utilizzare il vostro lievito naturale per molto tempo, potete conservarlo anche così:
- surgelato: in un sacchetto per surgelare, nel congelatore. Quando vi serve lo lasciate scongelare, deve essere a temperatura ambiente, poi fate rinfreschi fino a che non raddoppia in tre ore; a questo punto è pronto per essere utilizzata.- secco: spalmato con una spatola in uno strato sottile sulla carta forno e lasciato asciugare all’aria. Dopo un paio di giorni, quando si secca, si puo’ staccare e mettere in un vasetto." (http://www.ilpastonudo.it/)

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